La PEC per recuperare un credito
La PEC è diventata ormai da anni un obbligo di legge, ma non tutti la usano quotidianamente ed in modo completo.
Ad esempio, capita spesso che i solleciti di pagamento e il recupero del credito sono inviati ancora con la raccomandata classica, che comporta costi e tempi elevati.
Se dobbiamo iniziare a sollecitare il pagamento di un nostro credito, va benissimo usare una normale email, ma se invece vogliamo essere un po’ più incisivi possiamo usare la PEC, senza dover andare in posta per la raccomandata.
La PEC è semplice come mandare una email, ma ha degli effetti difronte alla legge molto più forti.
Infatti, se scriviamo una PEC al debitore come se fosse una email e indichiamo con precisione alcuni dati come, l’importo da pagare, il numero di fattura, ecc… questa comunicazione diventa una diffida a pagare.
L’importante è conservare, come accade per le raccomandate, le ricevute di invio e di consegna della PEC, in modo che se il debitore non ci paga, abbiamo prova che lo avevamo avvisato per tempo.
Questo diventa molto utile se purtroppo dobbiamo rivolgerci ad un tribunale, che chiederà quali sono i passaggi da noi fatti per il recupero del credito e le ricevute delle PEC sono indispensabili.
Per conoscere l’indirizzo PEC del debitore, nel caso non lo conoscessi, puoi usare il sito web “INIPEC” realizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Inserendo la partiva iva della società o il codice fiscale, il sistema troverà l’indirizzo PEC.