Comacchio, la piccola Venezia
La chiamano la Piccola Venezia romagnola, tra anguille, ambiente e aquiloni
Comacchio è conosciuta anche come la Piccola Venezia per la sua fitta rete di canali lagunari, anfibi e marittimi con le sue sette rive movimentate in questo torrido luglio.
Perdersi tra i suoi corsi d’acqua a bordo di una barca o passeggiare tra i suoi vicoli e i suoi ponti (il più famoso è i Trepponti sul canale Pallotta, così chiamato per la sua forma, composta da cinque grandi scalinate) è un’esperienza molto suggestiva anche per i bambini.
Se i canali che ne fanno una sorta di capitale del Delta del Po restano silenziosi e silenziosi per tutta l’estate, invece sul lungomare svolazzano aquiloni colorati , si gioca a beach paddle dalla mattina fino al tramonto, si pratica yoga, si nuota nell’acqua forata da i raggi del sole.
Il centro storico è un intreccio architettonico che intrappola per ore. Potrete infatti oltrepassare il Ponte degli Sbirri per abbracciare in un solo sguardo l’Antico Ospedale degli Infermi e allo stesso tempo l’ottocentesco Palazzo Bellini, oltre a raggiungere subito dopo gli iconici Trepponti percorrendo l’antico canale navigabile Pallotta.
Da lì è piacevole proseguire verso l’iconico Loggiato dei Cappuccini e soprattutto verso il Santuario di Santa Maria in Aula Regia, mentre alla Manifattura dei Marinati, dopo il riuscito restauro, si rimane colpiti dalla funzionalità e dall’estetica della Sala del Fuoco con i suoi dodici camini destinati alla cottura allo spiedo delle anguille prima della marinatura.